Da dove deriva l’usanza di lasciare latte e biscotti a Babbo Natale? Tra leggenda e storia, si parte da molto lontano.
Lasciare latte e biscotti a Babbo Natale è un’usanza tipicamente statunitense. In Italia infatti non è una tradizione ancora molto diffusa eppure la leggenda è così ricca di fascino che introdurla renderà la serata dei più piccoli ancora più emozionante. La storia della tradizione di lasciare i biscotti natalizi a Babbo Natale la notte della Vigilia è davvero molto antica. Scopriamola insieme.
Perché la notte della viglia lasciamo latte e biscotti?
Come sempre quando si parla di queste usanze, storia e leggenda si fondono. La consuetudine di lasciare latte e biscotti a Babbo Natale è molto diffusa negli Stati Uniti e pare che affondi la sua origine nel periodo della Grande Depressione. All’epoca la popolazione viveva in uno stato di estrema povertà pertanto le famiglie invitavano i bambini a lasciare qualcosa in segno di gratitudine a colui che quella sera avrebbe portato un piccolo dono. Nello specifico, i piccoli avrebbero dovuto rinunciare a qualcosa di loro da donare proprio a Babbo Natale.
In realtà la leggenda pare essere ancora più antica e riconducibile alla mitologia norrena. Odino, il re degli dei, era solito girare con i suoi cavalli di notte. I più piccoli, per far sì che il dio si fermasse e facesse loro qualche dono, lasciavano del cibo proprio per i cavalli.
Da questa leggenda pare quindi derivare l’usanza di lasciare del cibo anche alle renne di Babbo Natale: carote e magari un po’ di fieno le renderanno sicuramente felici e permetteranno loro di compiere con successo l’ardua impresa natalizia.
Ma quando si mettono i biscotti a Babbo Natale? La sera della Viglia di Natale la tradizione vuole che la famiglia si riunisca per lasciare proprio sotto l’albero un bicchiere di latte, dei biscotti e qualche carota. Non c’è niente di più bello poi di preparare i biscotti il pomeriggio stesso. Noi vi consigliamo di gingerbread: sono i preferiti di Santa Claus!